Come si gioca alla caccia al tesoro di "The Sign"

Una nuova caccia al tesoro tecnologica: nasce l’app “The Sign”

La caccia al tesoro è probabilmente uno dei giochi più antichi del mondo. Nonostante la sua veneranda età, ancora oggi è in grado di appassionare grandi e piccini. Oltre al divertimento assicurato, può anche trasformarsi in un formidabile strumento per la promozione e la valorizzazione di un territorio.

Wesen, già nota per la Mystery House di Torino, tra le diverse attività formative svolte annovera anche la realizzazione di cacce al tesoro all’aperto tra luoghi caratterizzati da patrimoni artistici-culturali oppure all’interno di musei.Nello specifico ha dato vita all’app “The Sign”: l’incontro tra la tecnologia e la cultura trasformerà una classica visita guidata in un gioco avvincente. Ma come funziona la nuova idea di Wesen?

Come si gioca alla caccia al tesoro?

Prima di scoprire meglio come funziona “The Sign” partiamo delle basi: come si gioca alla caccia al tesoro?

Il regolamento è molto semplice e in moltissimi lo conosceranno già. Tuttavia, una bella ripassata non fa mai male! 

La caccia al tesoro si svolge a squadre. Può essere collaborativa o competitiva: nel primo caso i partecipanti cooperano per trovare insieme il “tesoro nascosto”, mentre nel secondo le due squadre si sfidano per riuscire a raggiungere prima del team avversario il proprio obiettivo.

Per scovare il tanto sospirato premio finale sarà necessario risolvere una serie di indovinelli. Ogni qualvolta si verrà a capo di un indovinello si passerà al livello successivo con un nuovo enigma da sciogliere per avvicinarsi sempre più alla vittoria.

Come già accennato, l’attività si potrà svolgere all’aperto o al chiuso. Inoltre, va sottolineato che la caccia al tesoro non è solo un gioco per bambini, ma anche per adulti (prova a pensare alle cacce enogastronomiche oppure quelle pensate ad hoc per gli addii al celibato/nubilato). Insomma, si tratta di un’attività stimolante ad ogni età, in quanto accende la fantasia ed al tempo stesso affina abilità come la logica, il problem solving e la capacità di lavorare in gruppo.

Perché la caccia al tesoro è un ottimo strumento per promuovere un territorio?

I giochi, come la caccia al tesoro, possono essere un ottimo strumento per promuovere un territorio ed il suo patrimonio culturale, così come quello enogastronomico. Proviamo ad esempio a pensare alle cacce al tesoro nel territorio delle Langhe in Piemonte.

Come funzionano nello specifico? Gli indizi conducono i partecipanti a visitare la miriade di cantine sparse in questa meravigliosa area nota per i suoi celebri vini (come il nebbiolo ed il barolo, solo per citarne alcuni).

Il gioco diventa il tramite per scoprire prodotti locali, ma anche la storia e le tradizioni che caratterizzano da secoli quelle comunità. Oltre all’aspetto divulgativo celato dietro all’attività ludica, c’è anche un’ulteriore prospettiva: la caccia al tesoro permette di fare rete tra esercizi ed istituzioni locali.

In questo caso il motto “l’unione fa la forza” non potrebbe essere più appropriato. Infatti, la possibilità di connettere tra loro luoghi, opere e manufatti offre ai giocatori l’opportunità di scoprire dettagli di un territorio che probabilmente avrebbero trascurato seguendo le consuete rotte turistiche.

Insomma, la caccia al tesoro si trasforma in quell’evidenziatore, in grado di dare risalto a tutti quei piccoli grandi patrimoni disseminati in tutta Italia, che stanno ancora aspettando di emergere. Questa è la mission di “The Sign”.

The Sign, l’app per trasformare una visita guidata in un gioco

Dopo questa panoramica sulle potenzialità della caccia al tesoro andiamo a vedere da vicino in cosa consiste “The Sign”, l’app progettata da Wesen.

Il gioco è basato sul riconoscimento di una serie di segni (i cosiddetti “profili”) che identificano in modo univoco elementi architettonici e decorativi. All’interno dell’app i giocatori troveranno alcune mappe su cui saranno segnati alcuni punti. L’obiettivo è ovviamente conquistarne il più possibile!

Di soluzione in soluzione si passerà a nuovi livelli della storia, che gradualmente porterà alla conoscenza, ad esempio, delle collezioni presenti in un museo. Non a caso, ad ogni enigma risolto i giocatori riceveranno informazioni utili sugli oggetti scoperti, come la descrizione dei materiali e l’analisi storico-artistica che ruota intorno al manufatto. I contenuti mostrati ad ogni “scoperta” saranno i più svariati: immagini, testi, video ed interviste. 

“The Sign” si trasforma in quel filo conduttore che unisce un elemento all’altro e, che soprattutto accompagnerà il visitatore attraverso un percorso guidato pensato per stimolarlo alla scoperta attraverso il gioco. Così facendo, la visita assumerà le sembianze di una “missione da compiere”: per portarla a termine dovrà approfondire ed appropriarsi emotivamente del luogo che sta visitando.

I vantaggi di The Sign

La caccia al tesoro tecnologica offerta da “The Sign” potrà essere applicata in contesti diversi, come musei, residenze storiche ed anche all’interno di una città. Quali sono i vantaggi che offre l’app di Wesen?

L’aspetto più innovativo di “The Sign” è quello di fornire ai visitatori di ogni età la possibilità di fruire del “bene culturale” in una modalità del tutto nuovo, ovvero attraverso il gaming. Il risultato sarà un’esperienza immersiva che, da un lato consentirà ai giocatori di “connettersi” in maniera profonda con le opere, e dall’altro valorizzerà le strutture ed i territori che accoglieranno la caccia al tesoro.

La cultura è indubbiamente cosmopolita e per questo motivo deve risultare accessibile a tutti. L’app, per venire incontro alle esigenze anche dei tanti turisti stranieri, che ogni anno giungono nel Belpaese per ammirare il nostro patrimonio artistico unico, è stata progettata in più lingue ed è scaricabile sia sui dispositivi Android, sia sui device Apple.

Inoltre, la caccia al tesoro di Wesen rappresenterà un vantaggio anche per le istituzioni pubbliche, le quali amplieranno così le modalità di visita dei propri patrimoni artistici e culturali rendendoli più interattivi ed avvincenti. 

“The Sign” è un’occasione per attirare nuove fasce di pubblico alla cultura! Le attività potranno essere modulate in base al target di visitatori. Immaginiamo, ad esempio a come rendere appassionante una collezione di quadri per un gruppo di bambini. Attraverso l’app progettata da Wesen si potrà costruire un percorso sugli animali presenti nelle diverse opere: i piccoli visitatori li dovranno scovare e riconoscere tramite gli indizi proposti da “The Sign”. 

Gli aspetti positivi per le istituzioni pubbliche però non finiscono qui. Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, la caccia al tesoro è un mezzo per fare rete tra istituzioni stesse e per promuovere un’offerta culturale capace di valorizzare tutte le peculiarità di un territorio e non solo le più note.

Ultimo, ma non meno importante vantaggio è quello economico. “The Sign” non richiede l’installazione di alcuna struttura per lo svolgimento della caccia al tesoro. Infatti, l’app fornirà tutto il necessario per giocare!

Se desideri saperne di più sulla nostra app contattaci: siamo pronti a esportare la nostra visione di gaming culturale ovunque tu sia!