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ArcheoXcape, la nuova escape room didattica nell’archeoparco di Baragiano

«Non insegnare le discipline con la costrizione, ma come giocando; potrai così scoprire le tendenze individuali di ciascuno», scrisse Platone nel libro “La Repubblica”. Da questo assioma ha preso forma la filosofia alla base della nuova escape room didattica “ArcheoXcape” realizzata da Wesen nel comune di Baragiano in provincia di Potenza.

È molto di più di un classico escape game: da un lato è un’esperienza interattiva e multimediale con finalità educative, mentre dall’altro può essere definita come un vero e proprio progetto di promozione turistica e valorizzazione del patrimonio artistico-culturale dell’area.

L’escape room ti condurrà in un viaggio senza tempo tra mito, storia e filosofia greca. A questo punto non ci resta che scoprire come funziona “ArcheoXcape” e cosa la differenza da una comune gioco di fuga.

Che cos’è un’escape room?

Per comprendere meglio l’innovazione didattica dell’installazione multimediale dell’archeoparco di Baragiano, facciamo un passo indietro provando a dare una definizione di escape room.

Possiamo immaginarla come una sintesi perfettamente riuscita tra un videogame, un gioco di società e un puzzle. Infatti, si tratta di un’esperienza contraddistinta da un mix di capacità di logica e problem solving, un buon approccio al lavoro di gruppo e – perché no – anche un pizzico di adrenalina.

Come funziona nella pratica un’escape room? Si gioca a partire da un minimo di due persone all’interno di un’ambientazione a tema fantasy, horror, storica, mistery e così via (non ci sono limiti alla fantasia!). Si struttura all’interno di una sola “room” oppure potrebbe essere necessario passare in più stanze, ognuna delle quali chiederà di mettere in pratica più abilità per completare la fuga.

Il tempo a disposizione dei partecipanti è solitamente di un’ora. Nell’arco dei 60 minuti dovrai risolvere enigmi, indovinelli e decifrare codici. Ovviamente, sarà bandito l’utilizzo degli smartphone o di qualunque altro dispositivo che possa facilitare la risoluzione del gioco: sarà una sfida senza esclusioni di colpi tra le abilità della tua squadra contro la complessità dell’escape room!

Quando sono nate le escape room?

L’escape room di Baragiano riporterà le lancette del tempo all’Antica Grecia. Ed è probabilmente proprio a questa epoca storica che si ispirano i primi giochi di fuga. In fondo, il labirinto del Minotauro altro non è che una forma primordiale di escape game. Secondo la leggenda, Teseo riuscì a scappare sfruttando il suo ingegno ed il celebre filo d’Arianna.

Tornando alla contemporaneità, le prime escape room comparvero online intorno agli anni 2000: erano veri e propri videogame in cui il protagonista dove trovare indizi ed oggetti per passare al livello successivo.

Il passaggio dal mondo virtuale a quello reale avvenne però nel 2007 quando il giapponese Takao Kato fondò la Real Escape Game (REG) ed aprì la prima escape room fisica nel paese del Sol Levante. A partire da quel momento il format si diffuse rapidamente in tutto il mondo conquistando ogni continente.

Oggi, in Italia possiamo contare oltre 500 escape room sparse da Nord a Sud, sia nei grandi comuni, sia nei piccoli centri abitati: un successo che non sembra conoscere flessioni!

Qual è la differenza tra un escape game e un’escape room didattica?

Abbiamo fin qui visto come funziona un’escape room classica. Ma cosa la differenzia dalla versione didattica?

Il principale aspetto divergente tra i due format è ovviamente la finalità. Mentre nel primo caso l’obiettivo è mettere le proprie competenze al servizio del divertimento, al contrario, in una escape room didattica l’orizzonte è stimolare i partecipanti verso l’acquisizione di nuove competenze.

Il gioco diventa uno strumento per apprendere: facendo esperienza si acquisiscono nuove nozioni. Fare didattica attraverso un’escape room non significa, quindi, camuffare degli esercizi sotto una veste più ludica, ma piuttosto offrire agli studenti la possibilità di prendere parte ad un percorso di apprendimento immersivo.

Attraverso essa si svilupperanno competenze di carattere disciplinare presenti nel curriculo didattico. Un esempio di gioco educativo, inserito nel contesto dell’escape room didattica, potrebbe essere decifrare delle coordinate geografiche per imparare ad identificare un luogo su una mappa.

Al tempo stesso gli studenti affineranno alcune soft skill, come lavorare in gruppo, prestare attenzione ai dettagli, sviluppare una comunicazione efficace ed anche affrontare situazioni potenzialmente cariche di stress.

Infine, un altro aspetto da non sottovalutare è quello relativo al miglioramento dell’affiatamento e della collaborazione tra compagni scaturita dal gioco: si impara a remare verso un obiettivo comune ed a comprendere quanto l’apporto di ognuno sia fondamentale per il suo raggiungimento.

Alla scoperta dell’escape room didattica di Baragiano

ArcheoXcape” sorge all’interno della suggestiva cornice dell’archeoparco del Basileus a Baragiano: è un’area ricca di reperti archeologici, tra cui anche la tomba del Basileus risalente a circa 2.500 anni fa, un re del popolo dei Peukentiantes, i primi abitanti della Basilicata di cui si ha traccia nella storia.

L’escape room didattica si estende su un’area di circa 600 metri quadrati e sarà articolata in quattro dimore tematiche, che a loro volta conterranno un totale di 12 stanze. Tutti gli spazi, in grado di accogliere fino a 50 giocatori contemporaneamente, costituiscono la casa di Tibaldo Bonelli, l’immaginario archeologo, che sfiderà i partecipanti ad esplorare, decifrare ed entrare in contatto con l’antica Grecia.

L’abitazione dell’archeologo è decisamente un luogo molto speciale: i quadri si animano e le stanze si trasformano. È possibile persino parlare al telefono con un seguace di Pitagora!

Le stanze della casa di Tibaldo

Le quattro dimore della casa di Tibaldo spingeranno i partecipanti a cimentarsi ed a soprattutto ad apprendere tematiche diverse. Curiosiamo, allora tra le sue stanze!

La dimora del tempo

La dimora del tempo è formata da tre stanze, ovvero la cucina, la dispensa e la sala da pranzo. La scelta non è certamente casuale: cucinare, conservare e consumare i cibi sono tutte attività scandite dallo scorrere del tempo e irrimediabilmente legate ai numeri.

In queste stanze i partecipanti dovranno disinnescare una bomba prima che esploda. Per riuscirsi dovranno risalire a 9 chiavi da ottenere attraverso le teorie pitagoriche.

La dimora della vita

Le stanze della dimora della vita porteranno i giocatori a contatto con gli eroi e i miti dell’antica Grecia, passando anche dalla scoperta delle pratiche di divinazione.

La dimora è composta dal magazzino, dove Tibaldo conserva tutti i suoi strumenti da archeologo, ma anche le immagini dei grandi eroi come Ettore, Achille e Leonida. A seguire i partecipanti troveranno la stanza della divinazione, dove entrerà in gioco la magia. Infine, l’ultimo spazio da scoprire sarà la stanza dell’extramondo un luogo sospeso tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

La dimora dell’arte

Tibaldo è un uomo di cultura a 360° ed ovviamente non avrebbe potuto non circondarsi delle bellezze che solo l’arte sa offrirci. In questa dimora i giocatori entreranno in contatto con la scultura, la letteratura e la musica.

Le stanze presenti sono:

  • la biblioteca, in cui si materializzerà uno dei più celebri poemi omerici;
  • la sala sculture dove Tibaldo farà mostra della sua ossessione per la Venere di Milo ed i Bronzi di Riace;
  • la sala della musica dove le armonie pitagoriche saranno protagoniste. Qui Tibaldo nasconde anche una cassaforte. Cosa ci sarà al suo interno?

La dimora dell’anima

La quarta e ultima dimora farà immergere i visitatori tra i miti classici dell’amore e della forza interiore. Si parte con la camera da letto, in cui ovviamente non mancherà la passione grazie ai miti di Amore e Psiche e Teseo e Arianna.

Nella stanza del bagno si incontreranno quei miti che sull’acqua hanno costruito le proprie fortune e tragedie, ovvero Nettuno e Narciso. L’avventura nell’escape room didattica di Baragiano si concluderà con un brindisi nella cantina di Tibaldo: qui, i giocatori se la vedranno con Dionisio, Eracle, Promoteo e con la lora voglia di esser sempre sopra le righe.


ArcheoXcape è stata progettata e realizzata da Wesen. Abbiamo un’esperienza consolidata nella progettazione di musei ed installazioni multimediali interattive pensate per dare maggiore visibilità al nostro immenso patrimonio culturale.

Il progetto di Baragiano è solo il tassello di un mosaico che ci porterà ad installare nuove escape room didattiche in altre aree archeologiche. E tu dove vedresti vedere la prossima?